DESCRIZIONE
Filago
Portale Web del Comune di Bergamo – Isola Bergamasca Filàgh (I bortolì de Filàgh)
Filago è un comune italiano della provincia di Bergamo in Lombardia situato nell’Isola bergamasca, dista circa 15 chilometri a sud-ovest dal capoluogo orobico BERGAMO.
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Popolazione Residente | |
3.214 (M 1.603, F 1.611) Densità per Kmq: 601,9 Superficie: 5,34 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24040 |
Telefonico | Prefisso 035 |
Codice Istat | 016098 |
Codice Catastale | D588 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | filaghesi |
Santo Patrono | San Rocco |
Festa Patronale | 16 agosto |
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MERCATO SETTIMANALE
Filago | Via A. Locatelli | martedi | 14 Banchi |
CENNI STORICI
CENNI STORICI:
I primi insediamenti stabili di una certa consistenza presenti sul territorio comunale risalgono all’epoca romana, quando nella zona a sud del paese cominciò a svilupparsi il borgo di Marne.
Situato alla confluenza del fiume Brembo e del torrente Dordo, era posto in prossimità del Ponte Corvo, inserito nel contesto viario che collegava la città di Bergamo con quella di Milano, situazione che portò non poco giovamento allo sviluppo del paese.
Il termine della dominazione romana fece iniziare un periodo poco favorevole, che coincise con l’arrivo delle orde barbariche le quali, utilizzando per i propri spostamenti la strada presente sul territorio, seminarono il terrore tra gli abitanti.
La situazione si stabilizzò con l’arrivo dei Longobardi (del cui passaggio non sono però rimasti segni tangibili sul territorio di Filago), per poi trovare nuovo sviluppo con l’arrivo dei Franchi nel VIII secolo, ed il conseguente inizio del periodo medievale. A tale periodo risale il primo documento scritto (anno 976) che attesta l’esistenza di Marne, che risentì di un notevole incremento demografico e crebbe di importanza.
Questo era dovuto al fatto che la strada di collegamento tra Bergamo e Milano riprese importanza, e la zona dominava il passaggio sul ponte Corvo. Anche le mire egemoniche su questa zona aumentarono a dismisura, facendola diventare molto appetita tra le potenti famiglie dell’epoca. Numerose furono allora le fortificazioni, tra le quali spiccava il poderoso castello dotato di torri e di mura che, tuttora esistente, è conosciuto come Castello di Marne.
Su di esso si narrano numerose storie e leggende, tra cui quella che vedrebbe i santi Fermo e Rustico qui tenuti in prigionia prima di essere portati a Verona, dove subirono il martirio.
Logicamente qui si svolsero i principali avvenimenti riguardanti il territorio comunale in epoca medievale: inizialmente gestito dalla famiglia guelfa degli Avogadro, che lo ricevette in gestione dal vescovo di Bergamo, lo consegnò, nel 1398al ghibellino Gian Galeazzo Visconti al fine di ottenere una sospensione dei violenti combattimenti che interessavano l’intera zona. La tregua durò soltanto sei anni, dal momento che nel 1404 le truppe capitanate da Pandolfo Malatestaattaccarono e distrussero il castello e le abitazioni circostanti.
La situazione sociale e politica si acquietò con l’avvento della Repubblica di Venezia, avvenuto nel 1428. La Serenissima difatti varò una serie di leggi volte ad eliminare una volta per tutte le diatribe tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, e permise la ricostruzione del castello di Marne, che venne riaffidato alla famiglia degli Avogadro.
Nel frattempo sul territorio comunale avevano cominciato a svilupparsi altri due piccoli borghi, Rodi e Filago. Quest’ultimo in particolar modo assunse i connotati di vero e proprio borgo, che compensavano la sempre minore importanza di Marne. L’origine etimologica di questo nuovo paese è ancora avvolta dal mistero, dato che al riguardo esistono numerose ipotesi: molto suggestiva è quella fornita dallo storico Giovanni Maironi da Ponte, il quale ipotizzava la presenza in tempi remoti di un piccolo lago formato da un’ansa del fiume Brembo, al termine del quale venne a collocarsi il paese di Finislacus (ovvero alla fine del lago).
Più fondata è l’ipotesi, sostenuta dagli abitanti della zona, che l’etimologia del paese derivi dalla sua collocazione all’estremità dell’antico lago Gerundo, da cui il nome latinoFinis Lacum (la fine del lago), da cui si origina la modernizzazione Filago.
I secoli successivi non videro eventi di rilievo interessare il territorio comunale, che seguì le sorti politiche del resto della provincia di Bergamo.
I due borghi rimasero tuttavia separati a livello amministrativo fino al 1927, quando furono unificati con il nome di Marne, con sede comunale posta a Filago. A partire invece dal 1957, il paese prese definitivamente il nome attuale di Filago, relegando Marne a semplice frazione.
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