Bottanuco

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Bottanuco è un comune italiano della provincia di Bergamo in Lombardia situato nell’isola bergamasca, sulla riva sinistra del fiume Adda, dista circa 22 chilometri a ovest dal capoluogo orobico BREGAMO.

 

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Popolazione Residente
5.165 (M 2.591, F 2.574)
Densità per Kmq: 903,0
Superficie: 5,72 Kmq
Codici
CAP 24040
Telefonico Prefisso 035
Codice Istat 016034
Codice Catastale B088
Informazioni
Denominazione Abitanti bottanuchesi
Santo Patrono San Vittore
Festa Patronale 8 maggio
Giorno di Mercato Settimanale mercoledì pomeriggio
Etimologia (origine del nome)
Potrebbe derivare dal nome latino di persona Bottanus o Buttanus o Buttinus, che a sua volta deriverebbe da Buttus o dal germanico Botto, -anis.
Il Comune di Bottanuco fa parte di:
 Parco dell’Adda Nord
Comuni Confinanti

MERCATO SETTIMANALE

Bottanuco Piazza Mercato mercoledi 26 Banchi

 

CENNI STORICI:

Recenti studi indicherebbero gli Etruschi come primi abitanti del territorio, anche se al riguardo non sono emersi ritrovamenti volti ad avvalorare questa ipotesi.

Si sa per certo invece che i primi insediamenti stabili si verificarono in epocaromana, quando i conquistatori vi istituirono un vicus inserito nella circoscrizione territoriale denominata “Pagus Fortunensis”.

In quel periodo storico il borgo, così come l’intera zona dell’isola, fu interessato da notevoli flussi commerciali e militari, che diedero il via ad un’importante opera di centuriazione. A tal riguardo ancora oggi è possibile notare la disposizione delle vie del paese fondate sull’antico concetto del cardo e deldecumano, le due principali strade del centro abitato disposte perpendicolarmente tra loro. Queste due corrispondono alle attuali via Trento evia delle Messi, affiancate da altre vie minori secondo l’antica consuetudine.

Con il termine dell’impero romano Bottanuco fu soggetto alle incursioni barbariche, che portarono anni di saccheggi e terrore tra la popolazione.

Nel VI secolo la situazione politica si stabilizzò grazie all’arrivo dei Longobardi, la cui presenza è testimoniata da alcuni ritrovamenti, tra i quali spiccano un paio di incisioni su pietra recanti il nome di Senoald, probabilmente un antico abitante produttore di laterizi (con tanto di monopolio regio) a cui applicava il proprio nome.

Successivamente sul territorio irruppero i Franchi, i quali istituirono il Sacro Romano Impero e diedero vita alfeudalesimo. Ed è a questo periodo che risalgono i primi documenti scritti che attestano l’esistenza del paese: nel 879si menziona la località di Masatica (oggi inglobata nel comune), nel 980 il nome di Bottanuco e soltanto nel 1180 la frazione Cerro.

I terreni vennero inizialmente dati in gestione al vescovo di Bergamo e posti sotto la tutela della Pieve di Terno, ma con il tempo andò acquisendo sempre maggior potere la ghibellina famiglia Suardi.

Ebbe inizio un periodo di profonda instabilità, causata dalle numerose battaglie tra guelfi e ghibellini prima, e tra gli eserciti dei milanesi e veneziani poi, volte ad ottenere il predominio su questa zona da sempre situata ai margini territoriali delle varie entità politiche. Sorsero quindi numerose fortificazioni, torri e mura, tra cui un castello (di cui oggi non restano tracce) che i Suardi donarono in seguito alla famiglia milanese dei Visconti.

La situazione politica si stabilizzò nel 1428 con l’annessione di Bottanuco alla Repubblica di Venezia, che infeudò parte dei terreni del paese alla famiglia del condottiero Bartolomeo Colleoni. La Serenissima inoltre cercò di migliorare la condizione sociale ed economica della popolazione, fino ad allora messa a dura prova dalle lotte, da carestie e dalle pestilenze, tanto che l’isola venne definita “il triangolo della fame”.

In tal senso molto chiara è la descrizione in un documento del tempo:

« Qui non vi sono trafichi né mercantie, le persone sono povere lavoradori da terre et bracenti, quali non raccogliono a pena grani per il loro vivere; et questi non hanno alcun privileggio ma sottoposti a tutte le gravezze et a datii… »

Ai veneziani subentrò nel 1797 la Repubblica Cisalpina, subito sostituita nel 1815 però dagli austriaci, che la inserirono nel Regno Lombardo-Veneto. In quegli anni nacque e visse a Bottanuco Giovanni Maria Finazzi, noto storico ed archeologo.

Con l’unità d’Italia, avvenuta nel 1859, avvenne un primo ma deciso processo di industrializzazione, che permise un notevole miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti.

ITINERARI:

Notevole interesse riveste la chiesa parrocchiale di San Vittore di Bottanuco, consacrata nel 1696 e soggetta a rifacimenti nei secoli successivi. All’interno presenta ornamenti in stile barocco, e dipinti di Federico Ferrario, di Francesco Capella e di Enea Salmeggia. Contiene anche un organo dei Fratelli Serassicostruito nel 1854 op.617 e modificato all’inizio del Novecento da Marzoli & Rossi di Varese (1920 circa). Possiede due tastiere di 58 tasti e 2141 canne. Degna di nota è anche la chiesa parrocchiale della Visitazione di Maria della frazione Cerro. Risalente al XV secolo, custodisce un bell’altare maggiore, un organo edificato nel 1776 da Angelo Bossi e dipinti di Pietro Ronzelli e di Troilo Lupi.

Sempre in ambito religioso meritano menzione la chiesa di San Giorgio, edificata nel 1550, e la chiesa di Benbrusat, di cui si hanno notizie già nel 1630, a seguito delle epidemie di peste di manzoniana memoria.

Importante in ambito storico è anche il palazzo conti Morlacchi, antica villa signorile.

Molti elementi storici di Bottanuco sono andati distrutti nel tempo, come la chiesa di San Michele, già in rovina nel 1500, il Castello dei Suardi, abbattuto a Cerro alcuni decenni fa. Altri sono andati persi in tempi più recenti, tra questi, lo stemma del Colleoni affrescato nel 1700 sopra un portone in via Finazzi, distrutto nel febbraio 2006 e la Cascina seicentesca di via San Giorgio, demolita il 4 maggio 2006. Un’auto ha invece sventrato l’ottocentesca Cappella della Madonna del S.S. Rosario il 5 aprile 2006. La cappella, ritenuta pericolante, è stata abbattuta definitivamente e in seguito ricostruita (la nuova Cappella della Madonna del SS. Rosario è stata inaugurata il 13 luglio 2010).

 

Notevole interesse riveste la chiesa parrocchiale di San Vittore di Bottanuco, consacrata nel 1696 e soggetta a rifacimenti nei secoli successivi. All’interno presenta ornamenti in stile barocco, e dipinti di Federico Ferrario, di Francesco Capella e di Enea Salmeggia. Contiene anche un organo dei Fratelli Serassi costruito nel 1854 op.617 e modificato all’inizio del Novecento da Marzoli & Rossi di Varese (1920 circa). Possiede due tastiere di 58 tasti e 2141 canne. Degna di nota è anche la chiesa parrocchiale della Visitazione di Maria della frazione Cerro. Risalente al XV secolo, custodisce un bell’altare maggiore, un organo edificato nel 1776 da Angelo Bossi e dipinti di Pietro Ronzelli e di Troilo Lupi.

Sempre in ambito religioso meritano menzione la chiesa di San Giorgio, edificata nel 1550, e la chiesa di Benbrusat, di cui si hanno notizie già nel 1630, a seguito delle epidemie di peste di manzoniana memoria.

Importante in ambito storico è anche il palazzo conti Morlacchi, antica villa signorile.

Molti elementi storici di Bottanuco sono andati distrutti nel tempo, come la chiesa di San Michele, già in rovina nel 1500, il Castello dei Suardi, abbattuto a Cerro alcuni decenni fa. Altri sono andati persi in tempi più recenti, tra questi, lo stemma del Colleoni affrescato nel 1700 sopra un portone in via Finazzi, distrutto nel febbraio 2006 e la Cascina seicentesca di via San Giorgio, demolita il 4 maggio 2006. Un’auto ha invece sventrato l’ottocentesca Cappella della Madonna del S.S. Rosario il 5 aprile 2006. La cappella, ritenuta pericolante, è stata abbattuta definitivamente e in seguito ricostruita (la nuova Cappella della Madonna del SS. Rosario è stata inaugurata il 13 luglio 2010).

L’ORIGINE DEI NOMI

Bottanuco
Rimane tutt’oggi incertezza attorno all’origine del nome, che potrebbe risalire all’etruscoBottanus o alla via milanese detta del Bottonuto. Nel XII secolo si parla di Botanugo e di Botenucho ma nello Statuto cittadino del 1263 è già Botanuco. Il prefisso Bott- (botte) testimonia l’antica produzione di vino dovuta ai vigneti coltivati lungo l’Adda.

Cerro
Il nome deriva dalla varietà di quercia Quercus Cerris, molta diffusa in Lombardia tanto che diverse località portano questo nome. La tradizione popolare, riportata su una lapide della Chiesa, afferma che Cerro venne battezzata con questo nome dagli abitanti di Masatica che, in seguito alla distruzione del loro paese, si erano rifugiati a lungo sotto i cerri dell’Adda e quando si riunirono in questa Vicinia decisero di chiamarla col nome della pianta che li aveva riparati.

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Carabinieri

112

Polizia Stradale

035.276.300

Polizia di Stato

113

Polizia Locale (centrale operativa) 

035.399.559

Vigili del Fuoco

115

Protezione Civile

035.399.399

Guardia di Finanza

117

Chiamata urgente su n° occupato 

4197

Corpo Forestale

1515

Pronto intervento ASM

800.014.929

Emergenza Sanitaria

118

Guasti fognature, acqua e gas   

035.216.162

Guardia medica

035.455.51.11

Enel (guasti luce) 

803.500

ATB     

035.236.026

Radio Taxi       

035.451.90.90

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