DESCRIZIONE
Ponteranica
Portale Web del Comune di Bergamo – Hinterland Potranga (I barbète) – i marengo
Ponteranica è un comune italiano della provincia di Bergamo, in Lombardia situato ai piedi del colle Maresana e bagnato dal torrente Morla, dista circa 4 chilometri dal capoluogo orobico BERGAMO.
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Popolazione Residente | |
6.849 (M 3.401, F 3.448) Densità per Kmq: 818,3 Superficie: 8,37 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24010 |
Telefonico | Prefisso 035 |
Codice Istat | 016169 |
Codice Catastale | G853 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | ponteranichesi |
Santo Patrono | Sant’Alessandro |
Festa Patronale | 26 agosto |
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MERCATO SETTIMANALE
Ponteranica | Via Valbona Piazzale ex Sedime Ferroviario | sabato | 19 Banchi |
CENNI STORICI
CENNI STORICI:
Ponteranica era parte del territorio di Sorisole. Sorisole, Ponteranica, Azzonica e Prato della Rovereerano contrade che facevano parte dell’antica “corte Regia della Morla” di origine longobarda, come e’ dimostrato dall’atto di cessione dei diritti feudali (28 Ottobre 1249) del Vescovo di Bergamo agli abitanti delle contrade. Ponteranica fu roccaforte guelfa con strutture difensive formate dalle case forti del nucleo centrale, dal castello della Moretta e da torri poste sia sul colle Luvrida sia intorno all’abitato, in gran parte distrutte nella lotta con la fazione ghibellina. I termini del confine comunale di “Poltranica” furono posti con atto del 9 Luglio 1392, e poi rivisti nel 1456.
Per i meriti conquistati al servizio della Repubblica di Venezia i Comuni di Sorisole e Ponteranica erano considerate “terre separate” con particolari privilegi ratificati dalle “Ducali” del 1428, poi rinnovati negli anni successivi. Dalla relazione del Capitano giovanni Da Lezze, del 1596, la popolazione di “Potranicha” risulta di 800 abitanti, di cui la maggior parte “artisti et lavoratori di terra”. Fin sotto la Signoria Veneta della Serenissima l’estimo di Ponteranica e’ regolarissimo e taluni registri ne certificano le relative ordinate riscossioni dei capitali dovuti. Ogni anno venivano eletti dieci uomini per l’amministrazione della cosa comune e così sino alla fine del ‘700. Nel 1809 Ponteranica fu aggregata al Comune di Bergamo insieme con altre terre corcostanti fino a Villa d’Almè. Ma non fu che una breve parentesi che pero’ lascio’ una traccia dolorosa, perchè in questa occasione furono portati a Bergamo tutte le carte degli archivi dei vari Comuni, che poi non fecero piu’ ritorno alle loro sedi primitive.
Caduta l’amministrazione della Repubblica Napoleonica Cisalpina subentra a questa il governo Austriaco del Lombardo Veneto. L’amministrazione Pubblica di questo periodo subisce un profondomutamento. L’Austria impone severe regole di pubblica amministrazione. Il governo Austriaco, con decreto 12 Febbraio 1816, sciolglieva il mastodontico Comune prima costituito e Ponteranica riacquista la sua autonomia comunale, che sino ad oggi non subisce piu’ altri mutamenti di sorta. L’archivio Comunale conserva tuttora conti consuntivi, collaudi di opere e manutenzioni di manufatti comunali di quel tempo. Si arriva cosi’ al Regno d’Italia e con esso il Comune di Ponteranica inizia una nuova attività amministrativa, regolata dalle leggi del Regno. Quanto allo stemma comunale, raffigurante una pianta con fascia stellata, pare che voglia significare la rilevante produzione di tipo agricolo forestale (castagne e frutta in abbondanza) che formava gran parte della ricchezza del Comune.
Il nucleo antico di Ponteranica e’ costituito da un borgo lineare la cui cortina edilizia e’ posta avalle della strada e da uno spalto superiore dove si apre la piazza che ospita il complesso monumentale costituito dalla chiesa parrocchiale, dalla chiesa di S. Pantaleone e dall’oratorio del Suffragio. Per la felice esposizione lungo il versante collinare il Comune di Ponteranica ha conosciuto nel dopoguerra un consistente sviluppo edilizio, che attirando nuovi residenti dal capoluogo, ha permesso di raggiungere i 7.200 abitanti
In passato, come si nota anche da diversi documenti, la Maresana era ricca di boschi di castagno (nello stemma del Comune campeggia appunto un castagno). Oggi è rimasta ben poco di quella ricchezza.
Sul colle troviamo una piccola chiesetta dedicata a S. Marco. Questa era unita ad una rustica casa (oggi è un noto ristorante) che un tempo fungeva da abitazione del “remet”. Questa graziosa chiesetta ove prima sorgeva una “tribulina” dedicata a Maria Vergine fu costruita nel 1619 per intervento di Pietro Consuli, con il contributo economico della popolazione di Ponteranica.
Molto importante è la chiesa dei Santi Vincenzo e Alessandro. Risalente al XV secolo e soggetta a successive modifiche, presenta la facciata realizzata in pietra a vista, decorazioni varie con vetrate a mosaico di recente esecuzione. Costituita da un’unica navata, presenta numerose opere, tra le quali spicca il Polittico di Ponteranica di Lorenzo Lotto. Eseguito per un altare compreso nella cappella maggiore, comprende immagini sacre tra cui il famoso Angelo annunciante, preso come immagine-simbolo di mostre pittoriche riguardanti l’autore, e personaggi sacri quali i santi Pietro e Paolo, il Cristo, la Vergine e san Giovanni Battista.
Poco distante si trovano il Battistero (XVIII secolo) ed il vecchio oratorio dei Disciplini, risalente alla prima metà del XVIII secolo ed ora conosciuto come chiesa di San Pantaleone, in cui sono racchiusi numerosi ex voto.
Negli immediati paraggi si trova anche la chiesa di San Rocco, anch’essa risalente al Quattrocento e ristrutturata due secoli più tardi, in cui si possono notare resti di affreschi medievali.
In posizione più elevata, da cui si gode di una buona visuale, si trovano i resti del castello della Moretta, complesso risalente al XV secolo ma che non è in buono stato di conservazione, al pari della torre attigua.
Meritano menzione anche il piccolo borgo di Rosciano, nel quale spicca la piccola chiesetta risalente al XV secolo con numerosi affreschi, il Romitorio della Maresanadel XVII secolo, la Grotta della Madonna di Lourdes e la chiesa agreste dei morti, in località Ramera.
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