DESCRIZIONE
Pagazzano
Portale Web del Comune di Bergamo – Pianura Bergamasca
Pagazzano è un comune italiano della provincia di Bergamo in Lombardia, distante circa 15 chilometri a sud dal capoluogo orobico BERGAMO e 35 chilometri a est da Milano. Il comune è situato all’estremità meridionale della pianura bergamasca, e costituito interamente da una morfologia pianeggiante e ha un’estensione areale di 5,10 km².
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Popolazione Residente | |
2.090 (M 1.104, F 986) Densità per Kmq: 414,7 Superficie: 5,04 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24040 |
Telefonico | Prefisso 0363 |
Codice Istat | 016154 |
Codice Catastale | G233 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | pagazzanesi |
Santo Patrono | SS. Nazario e Celso |
Festa Patronale | 28 luglio |
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MERCATO SETTIMANALE
Pagazzano | Via Roma | martedi | 13 Banchi |
CENNI STORICI
Le origini
Situata in quella che in epoca romana era chiamata Insula Fulcheria Pagazzano ha sempre avuto il carattere prevalente di piccolo insediamento agricolo che peraltro mantiene tuttora.
Ha partecipato come i comuni limitrofi alla centuriazione che i Romani effettuarono nell’area, e di essa rimangono tracce nell’attuale topografia.
Caratterizzata da una limitata densità demografica, Pagazzano ha sempre subito i vari processi storici che l’hanno interessata piuttosto che parteciparvi da protagonista.
Il medioevo
Pagazzano mantenne anche nel medioevo le sue caratteristiche di piccolo borgo agricolo con limitato appeal strategico-militare nonostante la sua posizione centrale lungo l’asse Crema-Bergamo.
Vi fu costruita una fortificazione, secondo alcuni nel VI secolo, secondo altri nel X per difendersi dalle razzie degli Ungari.
Pagazzano già nell’XI secolo gravitava nell’orbita politico-militare milanese per ritrovarsi nel 1300 nel possesso deiVisconti che vi costruirono tra il 1450 al 1475 il castello che è rimasto, in buono stato di conservazione nella sua strutturaarchitettonica, il suo monumento più importante e dal notevole fascino medievale.
Il castello, costruito sulla preesistente fortificazione, ha un aspetto spiccatamente militare privo di quegli abbellimenti e arricchimenti architettonici che hanno trasformato analoghi edifici in dimore principesche.
La struttura in mattoni cotti è tipica dell’architettura militare viscontea, ha forma quadrata circondata da un largo fossatoche ne aumentava la funzione difensiva.
In tempi successivi fu aggiunta una loggia, piuttosto rustica, sul lato a sera, per aumentarne la capacità abitativa ma senza migliorane l’aspetto estetico, anche se, complessivamente, rimane un gradevole esempio dell’architettura militare.
Età moderna
Pagazzano e ancor più il suo castello fu oggetto di interesse nell’annosa contrapposizione tra i Visconti-Sforza e laSerenissima, passando ripetutamente da un soggetto all’altro, senza che tuttavia migliorassero le condizioni socioeconomiche degli abitanti del borgo. La controversa questione legata al confine tra le due potenze venne definita con la costruzione del fosso bergamasco, canale che lambiva anche il territorio di Pagazzano, delimitandolo ad est e relegandolo definitivamente sotto l’influenza milanese.
Con la caduta della dinastia degli Sforza ad opera dei Francesi Pagazzano entrò, assieme a Milano, nella sfera d’influenza di quest’ultimi per passare dopo il trattato di Cateau-Cambrésis, 1559, sotto gli Spagnoli.
Il periodo spagnolo fu il più duro per la comunità di Pagazzano, che dovette subire oltre il malgoverno dei nuovi dominatori, soprusi e ruberie che ne bloccarono lo sviluppo economico edemografico contribuendo al suo regresso.
Con il passaggio sotto la dominazione austriaca, 1700, dominazione dura ma efficiente, vi fu un notevole miglioramento nelle condizioni di vita della comunità. Si sviluppò un incremento demografico e un miglioramento generale nelle condizioni di vita verificabile anche da un certo sviluppo edile e dall’utilizzo di materiale più pregiato nelle costruzioni.
Passato il periodo napoleonico, che a Pagazzano produsse i consueti aspetti negativi determinati dalla presenza di una truppa turbolenta e per necessità saccheggiatrice, il villaggio ritornò, dopo il Congresso di Vienna, 1818, sotto la dominazione austriaca.
Il miglioramento delle condizioni socioeconomiche della comunità nel periodo austriaco consentì quello sviluppo demografico che si era arrestato oltre a un incremento della produzione agricola.
La ricerca di nuove aree da dedicare all’agricoltura determinò a una deforestazione selvaggia che eliminò la ricca zona boschiva presente sul territorio.
Lo sviluppo di Pagazzano si incrementò dopo il 1861 con l’Unità d’Italia rimanendo tuttavia dominante un’economia a carattere prevalentemente agricolo.
Monumenti e luoghi d’interesse
Tra i principali siti d’interesse emergono per importanza:
- Castello di Pagazzano
- Chiesa dei Santi Nazario e Celso MM.
- Chiesa di San Francesco
Centro storico
Il centro storico di Pagazzano riveste una grande importanza nel panorama urbanistico del paese, avendo mantenuto la struttura che il borgo possedeva in età medievale, anche se l’evoluzione edilizia ha esteso nel tempo il comune verso nord. Attualmente il centro storico presenta un impianto urbanistico relativamente moderno, anche se è prevista una riqualificazione, in parte già completata, delle aree circostanti il castello e la Corte Berghemina.
IL CASTELLO
CENNI STORICI: Il nucleo originario della costruzione fortificata di Pagazzano era già noto nel basso medioevo, quando un’antica strada romana partendo da Pontirolo, toccava Castel Rozzone, Brignano, Pagazzano e andava a collegarsi ad una strada per Brescia.
Il castello sorge all’esterno del paese, lungo la strada per Treviglio. Il nucleo dell’originaria rocca medioevale doveva essere pressoché corrispondente all’attuale perimetro della fortificazione (80 m di lato), ma la costruzione del castello, nella forma e nei particolari giunti fino a noi, è stata realizzata tra il 1450 e il 1475.
Una caratteristica che quasi tutti i castelli della bergamasca hanno in comune è quella di avere una paternità sconosciuta; infatti non è giunto fino a noi il nome dei progettisti e degli architetti che lo edificarono.
Nel 1272 il castello apparteneva alla famiglia Torriani, successivamente passò in mano ai Visconti dopo un lungo contenzioso legato anche al castello di Brignano, col quale pare fosse collegato da un passaggio segreto sotterraneo.
Bernabò Visconti proprio dal castello di Pagazzano, diresse la strage dei guelfi nel bergamasco.
Altre cruente battaglie avvennero sotto queste mura nel 1431 e nel 1437 durante la guerra tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia; per circa un ventennio tutti i castelli situati ai confini dei due stati furono aspramente contesi per la loro posizione strategica.
Solo nel 1509, dopo la definitiva sconfitta dei veneziani, questo castello divenne quella residenza civile che è rimasta praticamente immutata fino ai giorni nostri, mantenendo una struttura tipicamente quattrocentesca.
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