DESCRIZIONE
Caravaggio
Portale Web del Comune di Bergamo – Pianura Bergamasca Careàs (I purselì)
Caravaggio è un comune italiano della provincia di Bergamo, in Lombardia situato nella pianura bergamasca occidentale. Il territorio comunale comprende anche due frazioni, Masano e Vidalengo, oltre a nuclei rurali minori. La città è famosa per il suo santuario, costruito a partire dal 1432 sul luogo di un’apparizione avvenuta in quell’anno e diventato subito importante meta di pellegrinaggio. Il suo nome è inoltre legato a quello di Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio.
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Popolazione Residente | |
16.230 (M 7.973, F 8.257) Densità per Kmq: 494,7 Superficie: 32,81 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24043 |
Telefonico | Prefisso 0363 |
Codice Istat | 016053 |
Codice Catastale | B731 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | caravaggini |
Santo Patrono | SS. Fermo e Rustico |
Festa Patronale | 9 agosto |
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MERCATO
Caravaggio | Via San Francesco Piazza Morettini Via Olimpia |
venerdi 08:00/13:00 | 131 Banchi |
FIERE
Caravaggio | Fiera di Santa Liberata | gennaio | 0363/356227 |
Caravaggio | Fiera del Santuario | marzo | 0363/356227 |
Caravaggio | Fiera del 26 maggio | maggio | 0363/356227 |
CENNI STORICI
CENNI STORICI:
Il nome di Caravaggio appare per la prima volta in un documento del 962. Non vi sono documenti antecedenti, e sul processo di formazione di Caravaggio manca ogni testimonianza; è tuttavia opinione comune che la sua origine non sia romana, ma da ricollegarsi alla presenza di un precedente insediamento longobardo.
I documenti che riguardano la città continuano ad essere scarsi sino almeno al XII secolo. In un documento del 1182 viene citato per la prima volta il Comune Caravagii, che risulta essere il comune più antico della Gera d’Adda.
Medioevo
Nel 1186 il Barbarossa assegnò quasi tutta la Gera d’Adda, Caravaggio compresa, alla communitas mediolanensis, dando inizio ad una lunga stagione di guerre ed occupazioni fra Milanesi e Veneziani che avrebbero interessato l’intera regione sino al Risorgimento.
Nel 1335 Caravaggio venne occupata da Azzone Visconti, che aveva vinto a Vaprio l’esercito della Santa Sede; con lui iniziò il dominio della dinastia viscontea. Nel 1427/1437 la città venne occupata dalle truppe venete comandate da Francesco Sforza, che, passato alla Repubblica Ambrosiana, la rioccupò per conto dei milanesi sconfiggendo le truppe di Bartolomeo Colleoni nel 1448.
Assunta la Signoria di Milano, lo Sforza venne a patti con Venezia e le cedette una nuova volta l’intera Gera d’Adda, che tuttavia tornò sotto Milano nel 1452.
Età moderna
Dopo qualche anno di tranquillità, l’arrivo di Luigi XII, alleato dei veneziani, segnò, con il 1499, la ripresa delle guerre e dei saccheggi, che avrebbero caratterizzato la vita del borgo sino alla fine del XVI secolo.
Nel 1524 Caravaggio fu interessata da un saccheggio ad opera di Giovanni dalle Bande Nere; ancora, nel 1629 la città subì la discesa dei Lanzichenecchi, che al saccheggio aggiunsero la peste. La popolazione si ridusse di un terzo: si stima che oltre 3600 caravaggini morirono per la malattia. Nel 1529 il duca di Milano, Francesco II Sforza, nominò Marchese di Caravaggio il fratello Giampaolo.
Agli spagnoli subentrarono, nel 1707, gli austriaci; il passaggio di dominazione non diede luogo ad avvenimenti di rilievo. Un secolo più tardi, nel 1796, la Gera d’Adda fu occupata dalle truppe di Napoleone Bonaparte; dopo la sua caduta, ad ogni modo, l’Austria rioccupò la Lombardia.
Età contemporanea
Terminate le guerre risorgimentali, Caravaggio trovò finalmente un periodo di relativa tranquillità. Alla fine del XIX secolo il borgo aveva raggiunto ormai i novemila abitanti, nonostante le condizioni sanitarie generali deficienti per via della diffusa presenza di risaie nelle campagne circostanti. Il XX secolo si aprì con un miglioramento della situazione; l’ammodernamento dell’agricoltura e la scomparsa delle risaie, assieme alla nascita dell’industria, avevano allontanato lo spettro della malaria e aperto nuove occasioni di lavoro.
Architetture religiose
- Santuario di Caravaggio, è un monumentale edificio di culto situato circa 2 km a sud-ovest del centro cittadino, e dedicato al culto di Santa Maria del Fonte, che, secondo la tradizione, apparve in tale località il 26 maggio 1432, di fronte alla giovane contadina Giannetta de’ Vacchi.
- Chiesa di San Fermo e Rustico, e l’edificio di culto principale del borgo, in stile gotico-lombardo, edificata nel XIII secolo, probabilmente su un edificio sacro preesistente. La facciata è caratterizzata da un portale centrale in marmo, sovrastato da un grande rosone a dieci raggi. La colorazione diseguale del cotto della facciata, unitamente alla presenza di alcune finestre mai aperte, porta a pensare a numerose modifiche intervenute in corso d’opera rispetto al progetto originario. La chiesa è affiancata da un campanile alto 76 metri, edificato nel 1500 per volere del governatore Giovanni Dandolo.
- Chiesa della Sacra Famiglia, sorge sulla via San Francesco al disotto di quello che è stato per anni il Nuovo Orfanotrofio Maschile retto da Don Pierino Crispiatico. La chiesa è molto semplice ed è impreziosita da una tela raffigurante la Sacra Famiglia di Bergamotti F. trasportatavi dalla chiesa di Santa Elisabetta.
- Chiesa di San Bartolomeo, sulla strada che dal viale del santuario porta attraverso i campi alla strada provinciale rivoltana, si trova questo tempietto dedicato a San Bartolomeo e datato 1624. L’oratorio è presenta un bassorilievo raffigurante San Bartolomeo posto nell’anno 1930, opera dello scultore Giacomo Grippa. Una Epigrafe sovrasta il tempio e ricorda che qui giacciono resti di alcune vittime della peste che colpì la città.
- Monastero di San Bernardino Chiesa di San Bernardino e convento di santa Maria degli Angeli, il complesso Monastico di S. Bernardino da Siena. Fu consacrato nell’anno 1489, datando l’erezione appena dopo la morte del santo 1444 e la quasi immediata canonizzazione, avvenuta nel 1450 da parte del papa Nicolò V.
- Chiesa di San Giovanni, situata adiacente all’Ex Ospedale Convento dei Cistercensi nella centrale via Roma, la chiesa di San Giovanni è ormai sconsacrata ma presenta notevoli pregi architettonici conservati abilmente dai frati Cistercensi durante i lavori di ristrutturazione eseguiti nel 1600. La chiesa presenta una piazzetta cinta da un cancello dalla quale è possibile apprezzare la bellezza della facciata nonostante la sua altezza rispetto alla larghezza della piazza stessa. L’interno grazie alle lesene con capitello composito e alla complessa trabeazione col fregio a rilievo plasticato, che scorre sopra le stesse mostra una pregevole opera architettonica che esplica solennità ma anche raccoglimento. Il presbiterio è piuttosto breve, il coro semiottagonale, e l’altare in stile barocco è tutto di marmi intarsiati, degno di nota è un paliotto di scagliola con raffigurata l’apparizione della Vergine donato alla chiesa nell’anno 1710. L’edificio, ora di proprietà dell’Amministrazione Comunale è destinato ad ospitare, nel prossimo futuro, il Centro Studi su Michelangelo Merisi detto il Caravaggio che vedrà mostre a tema, la storia del Pittore, aule didattiche e un centro congressi.
- Chiesa di San Giuseppe, sorge nel complesso agreste denominato “Montizzolo” ed è dedicata a San Giuseppe, seppur negli anni vi venne anche venerata Santa Eurosia. Viene restaurata diverse volte tra il 1674 e il 1748 come dimostra anche un mattone recante le date dei restauri, oggi si presenta con una navata e una piccola sagrestia. Spogliata nel 1970 degli arredi seicenteschi per renderla più moderna ed attuale, oggi viene curata dagli addetti ai cascinali del Montizzolo che provvedono anche alla Santa Messa.
- Chiesa di Santa Elisabetta, risalente al XVII secolo è un edificio di culto minore situato nel centro storico, a poche decine di metri dalla chiesa parrocchiale; vi sono annessi un campanile coevo ed un edificio che fu sede del monastero delle Agostiniane, la cui presenza in città è testimoniata a partire dal 1480.
- Chiesa di Santa Liberata, è un piccolo edificio di culto dalla caratteristica pianta esagonale, situato a poca distanza dal centro storico cittadino, nel rione Seriola, appena fuori porta. Si ritiene che l’edificio abbia origini cinquecentesche; sugli affreschi conservati all’interno della struttura viene riportata la data 1540.
- Chiesa e cimitero di Sant’Eusebio, il cimitero cittadino, intitolato a sant’Eusebio, sorge ad est del centro abitato, in direzione della frazione di Masano e del vicino comune di Bariano. La struttura è caratterizzata da un’imponente facciata di matrice neoclassica, realizzata su progetto dell’architetto Carlo Ranzanico, al centro della quale si trova una cappella con affreschi di Enrico Scuri e Giovanni Moriggia. Sotto i portici che interessano tutta la facciata si trova, fra le altre, la tomba della famiglia Cavenaghi, dove si trovano le spoglie del pittore Luigi Cavenaghi, noto per la restaurazione dell’Ultima Cena diLeonardo da Vinci; il sepolcro è caratterizzato da una pregevole scultura del Danielli. Lo stesso porticato ospita la tomba di un altro artista locale, lo stesso Giovanni Moriggia, opera di Rustico Soliveri. Fra le altre opere di rilievo si segnalano un’opera di Enrico Butti, un busto di giovane donna sulla tomba Rocchi (opera dello Stertini), e due realizzazioni di Enrico Pancera, il Funerale Alpestre e una raffigurazione di Gesù Cristo in piedi su una pagina del Vangelo. Sono inoltre degne di nota una figura di donna di E. Girbafranti e una scultura di Cristo Risorto, in marmo bianco, opera di Barbieri. L’interno del cimitero ospita opere più recenti, fra cui la cappella dei Tadini, corredata di un mosaico di Trento Longaretti sul soffitto interno e di quattro sculture di Elia Aiolfi collocate sul perimetro, la cappella Foppa, con mosaici e vetrata dello stesso Longaretti, e la tomba Bianchi, caratterizzata dalla presenza di un Cristo in croce realizzato dal Ciminaghi.
Altre Chiese
- Chiesa di San Giovanni Apostolo: Parrocchiale di Vidalengo
- Chiesa di San Pietro: Chiesa sussidiaria della Zona Nord
- Chiesa di San Vitale: Parrocchiale di Masano
- Chiesa di Santa Maria Bambina: all’interno del convento delle Suore di Maria Bambina
Architetture civili
- Ospedale Vecchio e Monastero Cistercense, fu sede fino al 1971 dell’ospedale. È questo un corpo di fabbrica che fu annesso alla fine del Seicento al nucleo vero e proprio del Monastero di San Giovanni Battista affacciato su Via Roma, appartenuto prima all’Ordine degli Umiliati e dedicato ai Santi Pietro e Paolo; poi, soppresso l’Ordine nel 1582 da Papa Gregorio XIII, chiesa e convento vennero assegnati ai Cistercensi che vi si insediarono nel 1603 e nel ventennio successivo ristrutturarono il complesso nel modo in cui è ora visibile. La ristrutturazione attribuita in un primo tempo a Pellegrino Tibaldi, l’architetto del Santuario, sarebbe invece opera di Giulio Cesare Mangone (fratello di Fabio) uno dei maggiori architetti del barocco milanese. Parte dell’edificio annesso, che fu adibito ad ospizio, fu venduto verso la fine del 1800 all’Ospedale che, dopo la soppressione dell’ordine dei Cistercensi avvenuta nel 1798, acquistò anche l’immobile del Monastero.
- Palazzo Gallavresi (o Palazzo della Marchesa) è uno degli edifici più antichi della città; si tratta di un edificio pubblico risalente con ogni probabilità alla seconda metà del XIII secolo, situato all’interno del centro storico. Dal 1947 è sede dell’amministrazione comunale, venne profondamente ristrutturato nel 1981.
- Villa Clelia, sul lato destro della Circ. XXV aprile, cinta da un muro, si apre all’interno dell’omonimo parco la residenza privata, recentemente ristrutturata. Qui nacque nel 1869 Amilcare Bietti oculista di fama internazionale e autore di un trattato di oftalmologia ritenuto un testo fondamentale per la medicina. Morto nel 1930 ebbe un figlio, Giovanni Battista che ne seguì le orme con successo fino a diventare Direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Roma nel 1955.
- Villa Rocchi, affacciata sulla Circonvallazione XXV aprile e protetta da un fossato, è appartenuta alla Famiglia Rocchi molto in vista in Città.
Altro
- Arco di Porta Nuova, di costruzione settecentesca, che adorna uno degli ingressi al centro storico della città; il viale che diparte dall’Arco, della lunghezza complessiva di circa due chilometri, congiunge il centro dell’abitato con il Santuario di Caravaggio. L’Arco fu eretto in occasione dell’Incoronazione della Beata Vergine al Santuario, concessa nel 1708 da Roma e celebrata nel 1710; fu terminato nel 1709 ed inaugurato nel 1710 in coincidenza con i festeggiamenti per l’incoronazione.
Aree naturali
- Riserva naturale Fontanile Brancaleone è una riserva naturale parziale biologica che si estende su un territorio di circa 100ha situato in località Gavazzolo, all’estremità settentrionale del territorio del comune di Caravaggio, in provincia di Bergamo. Costituisce la principale risorgiva comunale. La riserva è caratterizzata dalla presenza di fauna invertebrata di grande interesse scientifico, in particolare il Niphargus stigocharis italicus e Niphargus transitivus dissonus, crostacei anfipodi di ambiente freatico, che rappresentano una vera rarità da tutelare. Nel fontanile sgorga acqua sorgiva data dalla confluenza tra numerose teste.
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VIDEO
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Pronto Intervento fognatura | Tel. 0363 829434 |
Emergenza Sanitaria | Tel. 112 |
Guardia Medica | Tel. 0363 305045 |
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MUNICIPIO |
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Ufficio Relazioni Pubbliche – Commercio | Tel. 0363 356227 |
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Patrimonio – Agricoltura | Tel. 0363 356244 |
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Ufficio Cultura | Tel. 0363 356211 |
Ufficio Qualità della vita | Tel. 0363 356242 |
Lavori Pubblici | Tel. 0363 356221 |
Ecologia | Tel. 0363 356237 |
Numero verde segnalazioni raccolta rifiuti | Tel. 800452 616 |
Ufficio Servizi Sociali | Tel. 0363 356213 |
Assistente Sociale | Tel. 0363 356213 |
Edilizia Privata | Tel. 0363 356233 |
Custode cimiteri | Tel. 0363 53328 |
Magazzino Comunale | Tel. 0363 50034 |
Farmacia | Tel. 0363 52552 |
Polizia Locale – V.le Giovanni XXIII, 19 | Tel. 0363 350983 |
Biblioteca Civica – V.le Giovanni XXIII, 19 | Tel. 0363 51111 |
Servizio C’entro c/o Centro Sportivo – Caravaggio | Tel. 0363 351200 |
AZIENDA SANITARIA LOCALE |
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Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo Distretto Sanitario – L.go Cavenaghi, 4 |
Tel. 0363 50651 |
Centro di Senologia – L.go Cavenaghi | Tel. 0363 350914 |
Sportello Adoloscenti c/o Centro Sportivo – Caravaggio | Tel. 0363 352021 |
Centro Socio Educativo – L.go Cavenaghi | Tel. 0363 52533 |
Centro Psico Sociale – L.go Cavenaghi | Tel. 0363 351756 |
Servizio Medicina Veterinaria | Tel. 0363 350747 |
Azienda Ospedaliera Ospedale Treviglio L.go Cavenaghi, 1 Caravaggio |
Tel. 0363 351356 |
SCUOLE DELL’INFANZIA |
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Scuola dell’infanzia comunale “La Margheritina” Via Carlo Porta, 2- Caravaggio |
Tel. 0363 350800 |
Asilo Nido comunale “Peter Pan” Via Carlo Porta 2 – Caravaggio |
Tel. 0363 350800 |
Scuola dell’infanzia statale “San Bernardino” V.le Giovanni XXIII, 19 – Caravaggio |
Tel. 0363 50134 |
Scuola dell’infanzia statale di Masano V.le Bellini – Masano |
Tel. 0363 52459 |
Scuola dell’infanzia statale di Vidalengo Via Bolagnos – Vidalengo |
Tel. 0363 303283 |
SCUOLE PRIMARIE |
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Scuola primaria statale “Michelangelo Merisi” P.zza Locatelli, 26 – Caravaggio |
Tel. 0363 51386 |
Scuola primaria parificata paritaria “Conventino” Via Guzzasete, 26 – Caravaggio |
Tel. 0363 350754 |
Scuola elementare statale di Masano Via Bellini – Masano |
Tel. 0363 53845 |
Scuola elementare statale di Vidalengo Via Bolagnos – Vidalengo |
Tel. 0363 301415 |
SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO |
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Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” |
Tel. 0363 50547 |
STRUTTURE SPORTIVE COMUNALI |
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Palazzetto dello Sport – Piazza Morettini, 1- Caravaggio | Tel. 0363 50300 |
Stadio di calcio e pista d’atletica – Piazza Morettini, 1- Caravaggio | Tel. 0363 50300 |
Palestra Scuole Medie – Via San Francesco – Caravaggio | Tel. 0363 50752 |
Piscina Comunale – Via San Francesco – Caravaggio | Tel. 0363 50752 |
UFFICI POSTALI |
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L.go Cavenaghi, 1 | Tel. 0363 350377 |
Comuni Confinanti
- Bariano
- Brignano Gera d’Adda
- Calvenzano
- Fornovo San Giovanni
- Misano di Gera d’Adda
- Morengo
- Mozzanica
- Pagazzano
- Treviglio
- Sergnano (CR)
- Capralba (CR)