DESCRIZIONE
Brumano
Portale Web del Comune di Bergamo – Valle Imagna Brümà (i scaàlca sèse)
Brumano è un comune della provincia di Bergamo in Lombardia situato in Valle Imagna, laterale della Val Brembana, ma storicamente legato alla città di Lecco, dista circa 30 chilometri a nord-ovest dal capoluogo orobico BERGAMO.
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Popolazione Residente | |
109 (M 64, F 45) Densità per Kmq: 13,4 Superficie: 8,14 Kmq |
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Codici | |
CAP | 24037 |
Telefonico | Prefisso 035 |
Codice Istat | 016041 |
Codice Catastale | B217 |
Informazioni | |
Denominazione Abitanti | brumanesi |
Santo Patrono | San Bartolomeo |
Festa Patronale | 24 agosto |
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Cosa Visitare a Brumano:
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CENNI STORICI
CENNI STORICI:
Recenti studi farebbero risalire i primi insediamenti stabili all’epoca romana: tale ipotesi pare suffragata anche dall’origine etimologica del nome, derivante dal latino Bruma, ovvero freddo, caratteristica che ha sempre accompagnato il piccolo borgo. Posto all’ombra del monte Resegone nella parte terminale della valle Imagna, sul confine con la Valsassina, ha sempre avuto una bassa esposizione solare, situazione che non gli ha permesso di avere uno sviluppo delle colture sul proprio territorio.
Conseguentemente anche il borgo ha sempre mantenuto dimensioni molto ridotte sia come nucleo abitativo che come abitanti, tanto da contendere ancor’oggi la palma di comune più piccolo della provincia di Bergamo.
Nel corso dei secoli Brumano ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con un numero limitato di abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro: le attività principali quindi sono sempre state quelle del pastore, dell’allevatore, del boscaiolo e del carbonaio, ovvero colui che trasformava la legna in carbone vegetale.
Poche sono le notizie storiche, le prime delle quali riconducibili al periodo medievale: quando nei vicini paesi infuriavano le lotte fratricide tra guelfi e ghibellini, Brumano era rifugio per le persone in fuga dagli eventi bellici.
Brumano era uno degli originali nove, poi saliti fino a venti, comuni della Comunità Generale di Lecco, uno «staterello» di epoca medioevale. Brumano era quindi soggetto a Lecco a cui era legate fin dall’epoca dei Franchi. Questo legame si andrà scogliendosi nei secoli col progressivo sfaldamento federalista della Comunità Generale di Lecco fino alla sua totale soppressione dopo la conquista da parte dell’Austria. Ma in realtà il legame non si è ancora dissolto del tutto in quanto Brumano, non più soggetta amministrativamente al capoluogo lariano, è rimasta religiosamente soggetta alprevosto di Lecco facendo parte del suo decanato fino al 2006, anno in cui è passata alla Diocesi di Bergamo.
In seguito Brumano era posto proprio sul confine tra la Repubblica di Venezia ed il Ducato di Milano, che governò il paese, l’unico di tutta la valle, per alcuni secoli. A tal riguardo è ancora presente presso il valico della Passata un cippo, datato 1791, indicante l’inizio dei possedimenti dello Stato di Milano.
La rottura dello storico legame con Lecco, ed il passaggio alla Provincia di Bergamo, risale alla ristrutturazione amministrativa del Regno Lombardo-Veneto operata dall’Austria il 12 febbraio 1816:[5] tale atto appare del tutto atipico, essendo la politica viennese di quel periodo improntata su rigidi criteri restauratori, e non certo riformatori. In ogni caso, il XIX secolo non vide fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia bergamasca senza parteciparvi in modo diretto. Un evento di particolare importanza fu la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, avvenuta nel 1889: dedicata a San Bartolomeo, possiede un altare maggiore di buona fattura, nonché affreschi e dipinti eseguiti al Nuvoloni.
Nel corso della Seconda guerra mondiale questi territori balzarono tristemente alle cronache per via delle deportazioni che i tedeschi effettuavano nei confronti dei partigiani catturati, seguite dalla fucilazione dei prigionieri.
A partire dal XX secolo il paese cominciò a risentire di una forte emigrazione dei propri abitanti, attratti da maggiori opportunità professionali ed economiche fuori dal territorio comunale.
Turismo
Recenti interventi alle infrastrutture, tra cui il collegamento stradale con Morterone e la Valsassina, hanno permesso un piccolo sviluppo del turismo. Da qui si possono anche compiere una gran quantità di escursioni, la maggior parte verso le cime del Resegone.
ITINERARI DI BRUSAPORTO:
Il monumento di maggior richiamo è indubbiamente il sopra citato castello medievale. Posto sul colle che domina il borgo, chiamato anche Rocca del colle, ormai non sfoggia più la sua originale imponenza, dato che alcune devastazioni prima, e l’incuria poi, hanno fatto pervenire ai nostri giorni soltanto la cinta muraria e ruderi del l’edificio principale. Un altro edificio degno di nota è villa Belvedere di origine medievale, che possiede una caratteristica torre merlata.
Nell’ambito degli edifici sacri, merita menzione la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Margherita. Ricostruita su un precedente edificio di culto nel corso del XVIII secolo, custodisce opere del Frangipane, del Palazzano e del Peverada.
A questa attigua si trova una seconda chiesa, dedicata alla Sacra famiglia, risalente all’inizio del XX secolo, in stile gotico.
Molto caratteristica è la chiesetta, in stile romanico, intitolata a San Martino, risalente al XIV-XV secolo. Questa possiede affreschi di notevole importanza, raffiguranti immagini della Madonna e di santi, risalenti al XV secolo. Grazie ai recenti restauri della chiesetta in stile romanico, ora è possibile rivedere gli affreschi in tutta la loro maestosità e singolarità, oltre che al loro grandissimo valore storico e artistico.
Resti di un’antica fortificazione medievale sono tuttora visibili sul colle Tomenone (247mt slm), sul lato est del paese. Tra i boschi del colle si trova infatti ancora un vecchio muro in pietra, forse originariamente costruito per dividere il paese da Bagnatica, ed i resti di un posto di guardia con annesso un pozzo ormai prosciugato. Sulla sommità del colle si trova un osservatorio dal quale si può godere di una bellissima vista della Città Alta di Bergamo, distante in linea d’aria 10km.
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VIDEO
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Servizi Demografici
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Ufficio Tecnico
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Orari al pubblico: venerdì dalle ore 10 alle ore 12:00 e dalle ore 16 alle ore 18:00 |
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Orario al pubblico: venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 |
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