Mozzanica

Portale Web del Comune di Bergamo – Pianura Bergamasca Mossànega (I lös)

Mozzanica è un comune italiano della provincia di Bergamo in Lombardia situato nella media pianura padana a 26 km a sud del capoluogo BERGAMO, sulla riva occidentale del Serio, ed è per questo motivo che una notevole porzione del territorio comunale è inclusa nell’omonimo parco. È anche conosciuta come la “Venezia della Bassa Bergamasca” per la presenza di numerose rogge e fossati sul suo territorio.

 

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Popolazione Residente
4.589 (M 2.317, F 2.272)
Densità per Kmq: 491,9
Superficie: 9,33 Kmq
Codici
CAP 24050
Telefonico Prefisso 0363
Codice Istat 016142
Codice Catastale F786
Informazioni
Denominazione Abitanti mozzanichesi
Santo Patrono Santo Stefano
Festa Patronale 26 dicembre
Etimologia (origine del nome)
Potrebbe derivare dal nome latino di persona Mucius, con l’aggiunta del suffisso -anicus o Mucianus, con l’aggiunta del suffisso -icus.
Il Comune di Mozzanica fa parte di:
 Parco del Serio
Comuni Confinanti

MERCATO SETTIMANALE

Mozzanica Piazza Locatelli mercoledi 15 Banchi

 

CENNI STORICI:

L’area dove attualmente sorge l’abitato di Mozzanica era con ogni probabilità abitata già nell’epoca romana, come testimoniano i ritrovamenti di oggetti funerari presso la cascina Donata che fanno pensare ad un cimitero qui collocato. È probabile che un primitivo nucleo abitato esistesse già nel neolitico e fosse costituito da palafitte per meglio fronteggiare le improvvise esondazioni del Serio.

La moderna geologia confermerebbe in effetti che fino a circa 2000 anni fa il territorio della Gera d’Adda non era altro che l’immensa palude denominata Lago Gerundo.

Intorno al IX, X secolo il nucleo urbano si circonda di mura e la vita comunitaria si organizza intorno ad un castello di origine longobarda.

Per avere notizie certe dell’esistenza del borgo di Mozzanica bisogna però aspettare l’undicesimo secolo. Il primo documento che cita il borgo risale al 1018 quando ilvescovo di Cremona otteneva, da un prete milanese di nome Giovanni, consistenti beni in Mozzanica rappresentati da prati, vigne, case e boschi. Il comune così passa dall’orbita di Milano a quella di Cremona. Ciò viene formalizzato anche attraverso lo scambio di terre dei vescovi delle rispettive diocesi.

Successivamente questi scambi di terre saranno frequenti, a seconda del passaggio di Mozzanica da una dominazione all’altra.

Il territorio di Mozzanica, esteso per 9,33 km², sorge nella Gera d’Adda, in gran parte porzione della bassa bergamasca tra i fiumi Adda e Serio, e sorge sulla sponda destra del secondo.

Il nucleo centrale della città sorge a 102 m s.l.m., e, nonostante il territorio faccia parte della media Pianura Padana, l’altitudine varia di ben 18 metri, diminuendo progressivamente nel passaggio della zona nord-est a quella sud-ovest.

Geologia e Morfologia

Il terreno di Mozzanica è d’origine alluvionale, e presenta strati composti principalmente da ghiaia, sabbia e più in profondità anche da arenaria. Dopo il primo strato d’origine alluvionale, il terreno presenta poi strati d’origine quaternariamarina, Pliocene, Langhiano, Acquitaniano ed infine Olocene.

La parte orientale del territorio comunale è attraversata da un terrazzamento morfologico che suddivide così il comune in due zone morfologicamente differenti: quella orientale più vicina al Serio risale all’Olocene, mentre quella occidentale che comprende gran parte del centro abitato risale al Pleistocene.

Idrologia

Mozzanica è lambita dal fiume Serio, in prossimità del quale sorge l’omonimo parco.

Il suo territorio è però attraversato da molteplici fossi di cui uno, derivato dal fosso bergamasco, che lambisce il centro storico, porta l’acqua nel fossato del borgo.

Per questi motivi, dal punto di vista idrogeologico, pur non presentando gravi segni di dissesto, è in parte a rischio in caso d’alluvione. Tale rischio è però più elevato nelle vicinanze del fiume Serio piuttosto che nelle roggie, derivate attraverso il fosso bergamasco dal Brembo.

La presenza nell’abitato di numerose roggie (roze in dialetto bergamasco) e del fossato, valsero a Mozzanica il soprannome di “Venezia della Bassa Bergamasca”.

ITINERARI DI MOZZANICA

  • Chiesa della Madonna della Neve, si trova nella frazione Colomberone nelle vicinanze dell’omonima cascina. Edificata nel1778, dove un tempo sorgeva la cappella cimiteriale dei morti di Peste, è arricchita all’interno di decorazioni del XX secolo e una tela del XVII raffigurante Maria Vergine col bambino ed i santi.
  • Chiesa di santa Marta, si trova in prossimità della chiesa parrocchiale nell’omonima via. Risale al XVI secolo e fu sede dellaconfraternita dei disciplini. L’entrata avviene attraverso un portale in cotto decorato sovrastato da due nicchie vuote. Lafacciata è di colore bianco e presenta due piani: il primo con l’entrata e due nicchie di cui e una sezione centrale squadrata e un secondo piano diviso dal primo da una sporgenza color antracite che presenta una vetrata centrale e una bandierina sulla sommità. Tali nicchie ospitavano in passato statue di santi, mentre quella centrale un affresco. All’interno abbiamo delle tele risalenti al XVII secolo e un altare realizzato con differenti tarsie marmoree da Pietro Solari nel 1708. Tali tarsie raffigurano al centro l’annunciazione di Maria e nei riquadri laterali Santa Marta, rappresentata mentre soggioga il dragone. Utilizzata come lazzaretto durante la pestilenza del 1630, dal 1679 ospitò le confraternite di Santa Marta e dell’Immacolata concezione, poi soppresse nel secolo successivo. La chiesa ospitò anche una cappellania laica per volere di Caterina Secco.
  • Chiesa di Santo Stefano, l’attuale chiesa parrocchiale, dedicata a Santo Stefano, risale al XIV secolo, anche se probabilmente sorge su una chiesa ancora più antica. Dopo molte trasformazioni subite nel corso dei secoli, assume l’aspetto attuale nel XX secolo, aggiungendo il transetto che ha dato così alla chiesa una pianta a forma di croce latina. All’interno oltre a decorazioni barocche abbiamo delle tele risalenti ai secoli XVII, XVIII e XIX. Uno di questi raffigura San Carlo Borromeo benedicente con allo sfondo le fortificazioni cittadine e la torre. Vi sono inoltre i frammenti di un affresco risalente al XVII secolo, raffigurante il martirio di Santo Stefano. Tra gli altri elementi da segnalare abbiamo una statua raffigurante Cristo morto risalente al XIV secolo e un polittico in terracotta che raffigura laVergine con il bambino attorniata dai santi. A fianco dei santi vi sono poi i putti musicanti e in cima il polittico è caratterizzato da alcuni elementi decorativi cuspidali.
  • Palazzo Camozzi, si trova in via Castello, vicino all’angolo superstite delle antiche mura. Residenza signorile risalente alXVII secolo che la famiglia Camozzi acquistò nel XIX secolo dai Giani, i quali a loro volta lo ebbero dai Candiani, feudataridi Mozzanica. Il palazzo è di colore bianco e presenta un ampio porticato diviso da tre colonne.
  • Torre civica, tra le numerose testimonianze storico-artistiche si segnala anche la torre civica, costruita nel 1492 su ordine di Ludovico Sforza, duca di Milano, allo scopo di controllare i territori della Repubblica di Venezia situati al di là del fiume Serio; interamente in mattoni, è alta 42 metri ed è caratterizzata da una sommità merlata. Ha forma quadrangolare con base leggermente scarpata. È dotata di aperture ad arciera e a balestriera, realizzate a scopo difensivo. Sul fianco ovest nel XVII secolo era presente lo stemma della famiglia Secco, feudatari di Mozzanica. La struttura è stata adibita nel XIX secolo a campanile mediante l’aggiunta di campane, dei quattro quadranti dell’orologio e dei meccanismi interni. Attualmente la torre è in uso alla parrocchia. La torre ospita un concerto di otto campane in tonalità di Si grave, fuse dalla ditta Paolo Capanni di Castelnuovo ne’ Monti, presso Reggio Emilia, nell’anno 1972. È presente anche una nona campana, fuori concerto, fusa nello stesso anno: rappresenta la settima minore, con cui si può comporre un concerto più piccolo di cinque campane in tonalità Mi.

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