Camerata Cornello

Portale Web del Comune di Bergamo – Valle Brembana Camerada Cornèl ( i màia mórcc )

Camerata Cornello è un comune italiano della provincia di Bergamo situato nell’alta val Brembana, sulla destra orografica del fiume Brembo, dista circa 33 chilometri a nord dal capoluogo orobico BERGAMO.

 

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Popolazione Residente
621 (M 312, F 309)
Densità per Kmq: 49,4
Superficie: 12,56 Kmq
Codici
CAP 24010
Telefonico Prefisso 0345
Codice Istat 016048
Codice Catastale B471
Informazioni
Denominazione Abitanti cameratesi
Santo Patrono Maria SS. Assunta
Festa Patronale 15 agosto
Etimologia (origine del nome)
Il termine “Camerata” deriva dal latino casa con il significato di “fatta a volta”. La seconda parte deriva dal bergamasco cornel (roccia, rupe) in riferimento alla sua posizione geografica.
Il Comune di Camerata Cornello fa parte di:
 Comunità Montana Valle Brembana
 Parco delle Orobie Bergamasche
 Club I Borghi più Belli d’Italia
Località e Frazioni di Camerata Cornello
  • Bruga
  • Brembella
  • Bretto
  • Cornello
  • Cespedosio
  • Era
  • Orbrembo
Comuni Confinanti

 

Cosa visitare a Camerata Cornello
Museo dei Tasso e della Storia Postale – Camerata Cornello

 

 

 

CENNI STORICI:

Come per molti altri borghi vicini, si pensa che i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina Valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al VI secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone.

Il Medioevo

Scarse sono le notizie del paese anche nell’epoca medievale, quando si sa che venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, i quali diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale.

In quest’epoca il paese, prima relegato al ruolo di frazione di San Pietro d’Orzio (ora frazione di San Giovanni Bianco), acquisì prima la propria autonomia assumendo il nome di Santa Maria di Camerata, poi crebbe d’importanza grazie ai traffici che, grazie alla via Mercatorum, passavano dal borgo di Camerata per dirigersi verso la Valtellina. Il mercato del paese divenne uno dei più importanti di tutta la zona, tanto da diventare motivo di scontro con i vicini paesi di Zogno e San Giovanni Bianco.

Nel 1428 il paese entrò a far parte della Repubblica di Venezia e fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana, che comprendeva tutti i comuni della bassa valle fino alla Goggia, una strettoia che, situata appena fuori dal centro abitato del paese, divideva la bassa valle con quella alta. Questa dominazione garantì sgravi fiscali e numerosi privilegi, ma diede il via alla costruzione di una nuova strada, la via Priula, più agibile dai carri e dai viandanti. Questa fu edificata sul fondovalle, escludendo di fatto il centro abitato, che perse la sua importanza commerciale.

L’età moderna

I Tasso

Nonostante questo paese possa apparire un piccolo borgo sperduto tra i monti della val Brembana, non si può dimenticare che proprio qui, precisamente nel borgo diCornello (poi ribattezzato Cornello dei Tasso), nacque il sistema postale.

Secondo tradizione fu Omodeo Tasso che, nel XIII secolo, unì alcuni parenti in un gruppo di corrieri al soldo di Venezia. Questo nucleo si componeva di 32 elementi (quasi sempre investiti con pratica di nepotismo) e veniva indicata con il termine di Compagnia dei Corrieri.

La loro abilità nel trasportare corrispondenza tra Venezia e le principali città d’Italia, in particolar modo con Milanoe Roma, non fece che accrescere la loro fama, tanto da essere investiti corrieri ufficiali della corrispondenza delPapa.

Il definitivo salto di qualità avvenne quando l’imperatoreMassimiliano I diede loro la possibilità di lavorare all’interno del Sacro Romano Impero. A tal riguardo acquisì notevole importanza Zanetto Tasso (o de Tassis) che, vivendo a corte, ebbe in gestione il servizio postale di Spagna e Paesi Bassi.

Lo sviluppo richiese migliaia di corrieri che varcavano i confini delle varie entità statali e centinaia di stazioni di cambio, ognuna gestita da un componente della famiglia dei Tasso.

Si racconta che Giovanni Battista de Tassis andò, in sella al suo cavallo, da Francoforte a Bruxelles in soli due giorni per portare a Carlo V la notizia della sua elezione ad imperatore.

Il ramo tedesco della famiglia diede vita al casato deiThurn und Taxis, che divenne una delle famiglie più ricche di quel tempo.

La fedeltà che i Tasso assicuravano ai vari monarchi era assoluta, i quali ricambiavano assicurando incarichi sempre più importanti, come ad esempio il trasporto dei proventi delle tasse. I loro spostamenti richiedevano l’utilizzo di carrozze nelle quali, a volte, venivano accompagnati anche passeggeri. Questo servizio successivamente prese il loro nome, dall’iniziale tassìall’attuale e modernizzato taxi.

Il tutto partendo da questo piccolo borgo montano, nel quale è possibile ammirare un museo storico che raccoglie le gesta, i documenti e ogni tipo di materiale inerente questi illustri antenati.

Gli eventi ed i successivi regimi politici non interessarono più di tanto il paese, che perse i benefici di cui aveva giovato per parecchi secoli e si avviò verso un lento ma costante spopolamento.

L’età contemporanea

Nel 1863, appena dopo l’unità d’Italia, il comune assunse la denominazione definitiva di Camerata Cornello.

Il 13 luglio 1914 il paese fu teatro di un sanguinoso episodio, che lo fece balzare sulle prime pagine dei giornali di tutta Italia: Simone Pianetti uccise nel giro di poche ore ben sette persone, riuscendo poi a sfuggire alla cattura nascondendosi sui monti circostanti.

 

Cornello dei Tasso è una delle località della provincia di Bergamo dove meglio si conserva la struttura urbanistica di antica formazione della montagna orobica.

La grande armonia del luogo, la densità delle momorie storiche, la maestosa via porticata, la chiesa medievale hanno sempre consacrato il sito tra i più emblematici ed importanti della storia e della cultura in Provincia di Bergamo.

Raggiungibile solo a piedi tramite comode mulattiere, il borgo sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Brembo, lungo il vecchio tracciato della “Via Mercatorum”.

Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico, caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi.

Nella parte più bassa sono allineate orizzontalmente una serie di costruzioni a strapiombo sul Brembo che evidenziano l’originaria caratteristica fortificatoria del borgo.

Sul piano superiore corre la via porticata, sovrastata da arcate in pietra, coperta da un soffitto di travi di legno e pavimentata in acciotolato. Essa costituisce l’elemento di maggior pregio di tutto l’abitato.

Sotto il porticato si aprono verso valle gli accessi agli edifici del piano inferiore e si affacciano verso monte altre aperture, forse in origine gli ingressi di botteghe e scuderie, che nel periodo di maggior sviluppo erano il cuore commericale del paese.

Il terzo livello insediativo, più aperto, è occupato dalle abitazioni, con l’alternanza di edifici piuttosto semplici e palazzi di un certo interesse architettonico, già residenza delle famiglia notabili del borgo, tra le quali spiccavano i Tasso.

.Separato dal contesto urbanistico è il cosidetto “palazzo dei Tasso”, ubicato su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo con evidente funzione di guardia verso valle. La sua struttura è ancora abbastanza leggibile grazie al recupero delle rovine effettuato dalla Provincia di Bergamo.

In alto sorge la chiesa, dedicata ai SS.Cornelio e Cipriano, che rappresenta l’ideale raccordo tra le costruzioni dei piani sottostanti.

Il suo campanile con aperture a bifore, è tra i pochi esempi di stile romanico in Valle Brembana. La costruzione, notevolmente trasformata nel corso dei secoli rispetto alla struttura originaria che risale al XII secolo, rappresenta uno degli elementi di maggior interesse del borgo.

Notevole il grandioso ciclo di affreschi che ricoprono le parenti interne della chiesa, riportato alla luce da lavori di restauro effettuati alla fine del secolo scorso. La complessità, la varietà dei temi e il notevole gusto stilistico rendono questo ciclo uno dei più pregevoli tra quanti adornano le chiese della Valle Brembana. Vi è chi ipotizza che tra gli esecutori di alcuni di questi affreschi vi possano essere i Baschenis di Averara. Le scene raffigurate, databili tra il XV e il XVI secolo, presentano notevoli diversità stilistiche: accanto a figure che riproducono, nel portamento e negli abiti, esempi tipici della vita popolare, si ammirano soggetti piuttosto raffinati, ripresi in atteggiamenti contemplativi e in abbigliamento sfarzoso.

Di buona fattura sono le figure di San Giorgio, di SanVincenzo Ferreri, di Santo Stefano e di Santa Agata; pregevole un’Adorazione dei Magi. Il più bell’affresco risulta però essere il Miracolo di Sant’Eligio (IIa metà del XV secolo), il patrono dei maniscalchi: una scena di notevole interesse storico per la raffigurazione di ambienti, costumi e attrezzi da lavoro dell’epoca.

D’altre parte, questa netta distinzione era una caratteristica degli abitanti di questo luogo, dove tra una maggioranza di contadini e piccoli artigiani si potevano incontrare famiglie di rango elevato, come i Tasso.

Infine, sulla cornice della pala con la Crocifissione, datata 1635, è ben visibile lo stemma del casato dei Tasso, con il corno postale e il tasso. Il motivo araldico è visibile anche sulla facciata di una casa che si affaccia sullo slargo centrale del borgo.
Il Museo dei Tasso e della Storia Postale:
Nel borgo del Cornello è presente il Museo dei Tasso e della Storia Postale, il quale, in colleganza con le altre istituzioni dedite alla valorizzazione delle memorie Tassiane, offre un importante punto di riferimento ostensivo al turismo culturale e scolastico della Valle Brembana.
Fondato nel 1991, il Museo conserva molte testimonianze dell’attività postale, e non solo, della gloriosa famiglia dei Tasso.
Diffuso in una pluralità di edifici sparsi all’interno del borgo, il Museo raccoglie importanti documenti postali tassiani e d’altra natura. Tra i molti si evidenzia una lettera del 1840 affrancata con il primo francobollo emesso al mondo, il famoso “Penny Black”.
Un’altra sala del Museo è poi dedicata alle due glorie letterarie di casa Tasso: Bernardo e il suo più famoso figlio Torquato, autore del celeberrimo poema “La Gerusalemme liberata”.
Infine, uno spazio museale raccoglie strumenti creati nel corso dei secoli XIX e XX per migliorare la trasmissione delle informazioni, come i telegrafi e i telefoni: importanti sviluppi tecnologici che hanno permesso di superare l’assoluto monopolio della lettera, determinando un enorme vantaggio per la velocità e la trasmissione delle notizie.

Nel centro storico fa bella mostra di sé la torre campanaria che, risalente al XII secolo, era prima preposta a scopi difensivi e poi inglobata nel complesso della chiesa parrocchiale, poi distrutta al termine dell’epoca medievale.

Poco distante si trova la nuova chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Il corpo principale dell’edificio presenta un’unica navata a pianta rettangolare con l’aggiunta, in un secondo momento, della facciata in stile neogotico. All’interno sono conservate opere pittoriche eseguite da artisti locali.

Molto interessante è inoltre la chiesa di Santa Maria Elisabetta, posta in un punto molto panoramico nella località Mortesina. Risalente al XII secolo e recentemente ristrutturata, venne utilizzata, nel XVII secolo, per seppellire i morti a seguito della violenta ondata di peste di manzoniana memoria.

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Numeri utili GENERALI

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Polizia di Stato

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Vigili del Fuoco

115

Protezione Civile

035.399.399

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117

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800.014.929

Emergenza Sanitaria

118

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035.216.162

Guardia medica

035.455.51.11

Enel (guasti luce) 

803.500

ATB     

035.236.026

Radio Taxi       

035.451.90.90

Pubblicato in Bassa Valle Brembana, PROVINCIA BERGAMO e Valle Brembana

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