Brusaporto

Portale Web del Comune di Bergamo – Pianura Bergamasca Brüsa (I taà)

Brusaporto è un comune italiano della provincia di Bergamo in Lombardia adagiato sugli ultimi colli della Val Cavallina, fa parte della Pianura Bergamasca.

 

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Popolazione Residente
5.569 (M 2.787, F 2.782)
Densità per Kmq: 1.111,6
Superficie: 5,01 Kmq
Codici
CAP 24060
Telefonico Prefisso 035
Codice Istat 016042
Codice Catastale B223
Informazioni
Denominazione Abitanti brusaportesi
Santo Patrono Santa Margherita
Festa Patronale 20 luglio
Etimologia (origine del nome)
Probabilmente il nome è il frutto di un ritocco dell’antica denominazione Brusaporco (probabile cognome), al fine di rendere il nome più dignitoso.
Comuni con nomi simili
 comuni con nome: Porto
Comuni Confinanti

 

MERCATO SETTIMANALE

Brusaporto Via Cattanea martedi 19 Banchi

 

CENNI STORICI:

I primi insediamenti umani che riguardarono il territorio comunale risalgono all’epoca preistorica, come testimoniano resti umani rinvenuti nella zona collinare del paese. Tale tesi è suffragata da analoghi ritrovamenti effettuati nei paesi limitrofi, che confermano il fatto che la zona si addiceva particolarmente alle condizioni di vita di quel tempo.

Tuttavia per quanto concerne i periodi successivi, non ci sono arrivate documentazioni che potessero attestare l’esistenza di nuclei abitativi in epoca romana, tanto meno nei secoli ad essa seguenti.

Il medioevo invece è stato invece un periodo ricco di avvenimenti per il borgo. In tal senso la documentazione del tempo ci aiuta nello stabilire l’origine etimologica del nome del paese, che deriva da Bruggià-porco, poi traslato inBrusaporco, fino ad assumere l’attuale denominazione.

L’età medievale tuttavia fu un’epoca particolarmente cruenta anche in queste zone, tanto che si racconta che, nel 1380le annose lotte tra guelfi e ghibellini portarono alla distruzione, da parte di questi ultimi, del castello posto sulla sommità del colle che sovrasta il paese. Di proprietà della locale famiglia guelfa dei Rivola, assunse la denominazione di Rocca del colle e, più volte restaurato, è arrivato fino ai giorni nostri.

Un altro evento riportato dalle cronache medievali è l’editto proclamato dal ghibellino Giovanni Castiglioni, secondo il quale erano proibiti a chiunque sia la residenza che il transito nei pressi della rocca stessa.

Successivamente il borgo seguì le sorti del resto della provincia e, nel 1428 venne sottoposto alla dominazione veneta.

La nuova suddivisione amministrativa portò Brusaporto a fare parte della quadra di Calcinate, che durò fino a quando intervenne la nuova dominazione napoleonica, sotto forma della Repubblica Cisalpina.

In quel periodo il paese venne inserito nel Cantone di Martinengo, realtà da cui si staccherà soltanto con l’avvento dell’unità d’Italia ed il conseguente |regno, ottenendo l’autonomia amministrativa.

Nel 1859 venne assegnato al mandamento di Martinengo nel circondario di Treviglio; nel 1897 passò al mandamento di Trescore nel circondario di Bergamo.

Questo fino al 1927, quando Brusaporto venne accorpato al vicino paese di Bagnatica, formando un comune denominato Rocca del Colle. I frequenti episodi di campanilismo portarono però alla nuova suddivisione delle due entità, avvenuta nel 1956.

Curiosità etimologica: Il bizzarro nome attribuito al borgo pare, secondo una storia popolare, sia nato nel XIII secolo circa quando la Rocca del paese era sede dell’abitazione di un ricco signorotto che obbligava i suoi sudditi a lavori estenuanti retribuendo loro solamente una piccolissima parte del prodotto. Leggenda vuole che una notte la popolazione insorse contro lo strapotere e mise a ferro e fuoco la Rocca, rapendo il suo abitante. Tale signorotto fu portato in piazza e messo al rogo, con la popolazione euforizzata che gli urlava “brüsa porco”, che in dialetto bergamasco significa letteralmente “brucia maiale”. Tutt’oggi non esiste nessuna prova documentata né dell’esistenza della rivolta né tantomeno della tragica fine del Signorotto, ma la popolazione più anziana del paese, legata ancora a vecchie storie tramandate oralmente dai loro predecessori, è convinta della veridicità del fatto.

ITINERARI DI BRUSAPORTO:

Il monumento di maggior richiamo è indubbiamente il sopra citato castello medievale. Posto sul colle che domina il borgo, chiamato anche Rocca del colle, ormai non sfoggia più la sua originale imponenza, dato che alcune devastazioni prima, e l’incuria poi, hanno fatto pervenire ai nostri giorni soltanto la cinta muraria e ruderi del l’edificio principale. Un altro edificio degno di nota è villa Belvedere di origine medievale, che possiede una caratteristica torre merlata.

Nell’ambito degli edifici sacri, merita menzione la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Margherita. Ricostruita su un precedente edificio di culto nel corso del XVIII secolo, custodisce opere del Frangipane, del Palazzano e del Peverada.

A questa attigua si trova una seconda chiesa, dedicata alla Sacra famiglia, risalente all’inizio del XX secolo, in stile gotico.

Molto caratteristica è la chiesetta, in stile romanico, intitolata a San Martino, risalente al XIV-XV secolo. Questa possiede affreschi di notevole importanza, raffiguranti immagini della Madonna e di santi, risalenti al XV secolo. Grazie ai recenti restauri della chiesetta in stile romanico, ora è possibile rivedere gli affreschi in tutta la loro maestosità e singolarità, oltre che al loro grandissimo valore storico e artistico.

Resti di un’antica fortificazione medievale sono tuttora visibili sul colle Tomenone (247mt slm), sul lato est del paese. Tra i boschi del colle si trova infatti ancora un vecchio muro in pietra, forse originariamente costruito per dividere il paese da Bagnatica, ed i resti di un posto di guardia con annesso un pozzo ormai prosciugato. Sulla sommità del colle si trova un osservatorio dal quale si può godere di una bellissima vista della Città Alta di Bergamo, distante in linea d’aria 10km.

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